Le Denominazioni erano inizialmente raggruppati in due classi, DOC (Denominazione di Origine Controllata) e DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita). Il secondo gruppo raccoglie denominazioni di vini di qualità considerate superiori.
Questa classificazione è stata concepita come un sistema di classificazione verticale ed esprime una presunzione di poter identificare il vino relativamente alla categoria di appartenenza.
Tuttavia, oltre ad essere un riconoscimento ufficiale della qualità del vino,
tale classificazione istituzionale è stata anche intesa come l'inventario minuzioso della varietà del vino.
Nel 1992, fu introdotta una nuova denominazione, che corrisponde alla francese, Vin de Pays, Indicazione Geografica Tipica (IGT). Quest’ultima ha norme qualitative meno severe rispetto alla DOC. Il disciplinare per l’IGT stabilisce, tra l’altro, l’origine e le varietà delle uve, le quali devono essere tipiche per la zona.
Non perdetevi il prossimo articolo dove cercheremo di capire a cosa servono le DOC e le DOCG.
BpR
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