Questo piccolo dolcetto fa parte di quella cultura dolciaria, ormai un po’ dimenticata, ma che in me (Paola) evoca piacevoli ricordi.
Forse non tutti conoscono la tenera storia dell’origine del nome del “Cri-Cri”, il timido cioccolatino che si veste da caramella con le sue carte colorate (vedi Cri Cri: cioccolatino o caramella?) che ha origine nella Torino prospera della Belle Epoque.
Eh sì, perché se già pensavate che il Cri-Cri fosse una dolcezza, quando conoscerete la storia del suo nome ne sarete ancora più convinti.
La leggenda narra di una giovane ragazza di nome Cristina che abitava a Torino alla fine dell’Ottocento e che si guadagnava da vivere cucendo splendidi abiti per le signore dell’alta società sabauda. Cristina aveva un fidanzato innamoratissimo, uno studente torinese che la chiamava con il tenero diminutivo di “Cri”.
Ogni volta che i due avevano un appuntamento il ragazzo si fermava prima in una pasticceria della zona dove comprava questi deliziosi cioccolatini ricoperti di zucchero.
Il proprietario del negozio, assistendo più volte a questa scena in onore dei due innamoratissimi ragazzi, decise di ribattezzare i suoi dolci cioccolatini con il nome di “Cri-Cri” per ricordare la semplicità e la spensieratezza di quel bell’amore tra due giovani.
Ahhhh l’amorrrr!
Riccardo Depetris e BpR
Foto: lemillemillecose
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